21 dicembre 2023

Con i Dottor Sogni al Gaslini, sulle pagine di Vanity Fair

Con i Dottor Sogni al Gaslini, sulle pagine di Vanity Fair. Ci si può immaginare proprio accanto a loro, in una stanza d’ospedale, mentre si legge l’articolo firmato dalla giornalista Valeria Vantaggi e uscito sulla rivista in edicola il 20 dicembre (lo si può leggere anche on line, qui).

Questo reportage non è solo una cronaca emotiva ed emozionante di una giornata di visite presso l’ospedale genovese, arricchita dalle splendide fotografie di Serena Bascone, vecchia amica della Fondazione. È un racconto esemplare e toccante dell’universo umano attorno al quale ruota Fondazione Theodora, tutti i giorni ormai da quasi 30 anni, in tanti reparti e ospedali italiani.

C’è il trambusto della mensa dell’ospedale, dove spesso un genitore o un parente si ferma a salutare al tavolo i Dottor Sogni, ancora “in borghese” prima dell’inizio del turno di visite ma evidentemente riconoscibilissimi e ben voluti.

C’è il silenzio inusuale di un reparto nel primo pomeriggio, in cui i Dottor Sogni si muovono con delicatezza prima di bussare alla porta di una camera e sussurrare: “È permesso?”. Dopo poco quel silenzio sparisce per lasciare posto a risate, canti, musica. Evasione.

Ci sono gli occhi profondi di una bambina allettata, che se possibile si fanno ancora più grandi di meraviglia quando un pelouche di Dory, la celebre pesciolina smemorata, prende vita nelle mani dell’attrice Carla Signoris che le ha dato la voce nella versione italiana del film d’animazione. “Ma è davvero Dory!”, esclama. “L’attività che fa Theodora credo sia fondamentale” ha affermato Carla, madrina del Gaslini e compagna di visite dei Dottor Sogni in questa giornata speciale. “Il loro passaggio è una fonte di salute, che richiede un’energia incredibile e altrettanta ne dà”.

C’è il sorriso bagnato da lacrime di commozione di una mamma, dopo aver visto sua figlia giocare, ballare e cantare con i Dottor Sogni e dimenticarsi per qualche istante della stanza di ospedale in cui si trovano. E c’è lo sguardo di Valeria, la giornalista che ha seguito la giornata di visite con partecipazione autentica e che, alla vista di quelle lacrime di commozione, diventa “umido” anch’esso.

Ci sono le pacche sulle spalle, le battute e le strette di mano di medici, infermieri e personale ospedaliero ogni qual volta si intrattengono con i Dottor Sogni. Che debbano svolgere un passaggio di consegne sui piccoli pazienti del reparto da visitare, o più semplicemente scambiare due parole in confidenza dopo anni di conoscenza e frequentazione comune di quegli spazi.

C’è un universo di bambine e bambini, adolescenti e giovani adulti, genitori e nonni, che toccano con mano la sofferenza e che, proprio per questo, non hanno remore nel restituire in modo genuino e spontaneo gratitudine, affetto, riconoscenza.

C’è Fondazione Theodora.

L’attività che fa Theodora credo sia fondamentale.

Il loro passaggio è una fonte di salute, che richiede un’energia incredibile e altrettanta ne dà.

Carla Signoris
attrice

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