19 giugno 2019

In diretta dai reparti: Daniela Basso dal Gaslini di Genova

Daniela Basso e André Poulie di Theodora

Daniela Basso, infermiera del reparto di oncologia pediatrica dell’Istituto G. Gaslini di Genova, ci racconta quanto sia importante la presenza dei Dottor Sogni in ospedale.

Qual è il valore aggiunto che porta un Dottor Sogni in reparto?

Non è facile descrivere “l’effetto Dottor Sogni”, sarebbe più semplice “viverlo”. Diciamo che il valore aggiunto si racchiude in una parola, che solitamente non si considera un valore, ma che per un bambino ricoverato in ospedale lo è: normalità. In pochi minuti i Dottor Sogni rapiscono i pazienti e le loro famiglie (e spesso anche il personale sanitario) e li portano dentro ad una specie di enorme bolla di sapone, dove gli odori, i suoni e i colori non sono più quelli asettici e monotoni di una stanza di degenza, ma si trasformano in profumi di casa, schiamazzi del parco giochi, azzurro del cielo, verde dei prati.

Quanto sono importanti il sorriso e l’ascolto per un bambini ricoverato?

Siete mai stati ricoverati? Lo è stato un vostro caro? Se sì, allora lo sapete già. Il sorriso e l’ascolto fanno la differenza tra il “curare” e il “prendersi cura” di qualcuno. L’età conta poco, sono bisogni universali.

Cosa significa per Lei essere Ambasciatrice di Fondazione Theodora?

Essere Ambasciatrice di Theodora è motivo di orgoglio. Stimo profondamente tutte le persone che con il loro lavoro in Theodora permettono la realizzazione di questo progetto. È per me strumento di crescita personale e professionale (ho preso parte al seminario internazionale Theodora a Rolle, ho partecipato al seminario nazionale dei Dottor Sogni e ai corsi di formazione); grazie alla collaborazione con la Fondazione ho realizzato uno spettacolo teatrale, un monologo, in cui racconto la mia esperienza di infermiera pediatrica che lavora da 20 anni al fianco dei Dottor Sogni.
 

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