28 marzo 2016

In diretta dai reparti: intervista al Dottor Gaducci

 

Qual è il valore aggiunto che porta un Dottor Sogni in reparto?
Spero mi siano concesse alcune ore per rispondere a questa domanda perchè ogni volta che ci incontriamo al lavoro con i Dottor Sogni scopro nuovi Valori che questi amici portano nel Reparto di Pediatria. Ci conosciamo da anni, abbiamo accolto i “nuovi arrivi” e ci incontriamo, anche se più saltuariamente con i ”vecchi”. Rappresentano per i bambini un momento di meraviglia inattesa, un calcio a tutto quello che pensavano fosse l’Ospedale. E’ la rivoluzione. Fare anche un semplice prelievo di sangue per un bambino, spesso è vissuto, nonostante le mille attenzioni che noi Pediatri ci imponiamo, come una piccola violenza, la presenza del Dottor Sogni rende anche questo percorso più agevole. Il tragitto di chi deve essere operato, dal Reparto al blocco operatorio, fatto con la compagnia rassicurante e scanzonata dei clown in camice variopinto dei Dottor Sogni da’ al bambino la sensazione di complicità e protezione. E’ ovvio che per i bambini ricoverati in Reparto e per i loro genitori il tempo passa più in fretta e tutte le ansie genitoriali spesso si stemperano alla presenza di questi Amici. E poi, non lo nego è un momento di relax anche per noi Medici e Personale infermieristico con interventi che spesso “allentano” la tensione, quando presente, in cui i professionisti di Theodora sono “maghi” nel capire l’utilità del loro intervento con sapiente discrezione.

Quanto sono importanti il sorriso e l’ascolto per un bambino ricoverato?
Mi sono chiesto spesso perchè il mio sorriso a letto di un bambino non sempre, anzi raramente sortisce l’effetto di un sorriso di scambio. Forse nonostante il mio impegno, resta poco credibile. Mi piacerebbe curare il “dentro” di un bambino oltre che il ”fuori”.
Mi trovo spesso a studiare il comportamento dei bambini e sempre più mi convinco che è un impegno che necessita anche di doti ”sovrannaturali” e che, probabilmente i Dirigenti di Theodora sanno ”scovare” nei candidati che si presentano al loro cospetto.

Ci racconta un episodio vissuto con un Dottor Sogni?
Lavoro insieme ai Dottor Sogni da tanti anni. Come posso dimenticare il mitico Dott.Baciccia? La prima volta che l’ho incontrato attese che mi avvicinassi, per visitare il bambino sul piano del letto e poi azionò un suo marchingegno da cui uscì una portentosa pernacchia! Ovviamente stetti al gioco e, scusandomi, mi giustificai dell’accaduto dicendo che non si sarebbe più ripetuto; pochi instanti dopo mi piegai di nuovo sopra al letto del bambino e….immaginate voi cosa avvenne. Baciccia, se mi leggi ti abbraccio pernacchia inclusa!
Come dimenticare la dissacrante sfrontatezza della Dottoressa Irina Pirina. La difficoltà iniziale con Irina stava nel capire il suo umorismo a tratti volutamente demenziale, che però aveva un effetto dirompente sui bambini. Ricordo una volta che, invitati i pazienti a vedere “ l’effetto che faceva” posò nel mezzo del corridoio una magnifica “cacca”, ovviamente di plastica in attesa che un consulente invitato in reparto tornasse nella sua sede passando dal corridoio. Ricordiamo spesso con le infermiere che quel giorno erano di turno la faccia del consulente, e le fragorose risate successive da parte di bambini e mamme. La sfrontatezza di Irina Pirina si spegneva non appena aveva smesso l’abito di Dottor Sogni: prima di uscire dal Reparto per prendere il treno che l’avrebbe condotta a casa, abbassando gli occhi quasi a scusarsi per quanto aveva dovuto “osare“ ci salutava.

Ha un messaggio per i nostri Dottor Sogni?
Il messaggio ai Dottor Sogni: qualche anno fa, a dire il vero tanti anni fa, una bambina che seguivo a domicilio per una malattia che la impegnò a lungo, prima che andassi via dalla sua casa una sera mi lasciò un messaggio su un foglio con un disegno. Il disegno raffigurava una bellissima balena ed il messaggio diceva esattamente ciò che ogni volta vorrei dire al Dottor Sogni: per favore resta ancora un po’?

In diretta dai reparti: Dottoressa Waü

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