10 maggio 2017

I Dottor Sogni arrivano in Ostetrica e Neonatologia!

Lo scorso 9 maggio Fondazione Theodora, grazie al prezioso sostegno de “Il Nonno di Camilla”, storico sostenitore spezzino, ha avviato un innovativo progetto pilota: l’ingresso dei Dottor Sogni all’interno del reparto di Ostetricia, Neonatologia e Patologia Neonatale dell’Ospedale Sant’Andrea di La Spezia.
Si tratta di un progetto sperimentale, non presente in altri ospedali italiani. L’intervento del Dottor Sogni, in questa specifica situazione, aiuta la partoriente e i suoi familiari a ridurre il livello di stress post parto e a sviluppare la relazione affettiva tra mamma e bambino.
Il progetto nasce dal bisogno, dichiarato dallo stesso ospedale, di offrire un sostegno concreto alla neomamma e al neonato che si trovano ad affrontare la nuova vita insieme e le sfide che ne derivano. Il personale ospedaliero non è sempre in grado di dedicarsi anche agli aspetti emotivi dei pazienti perché concentrato sulle cure mediche e sulle terapie. Non sempre quindi riesce ad accogliere e stimolare lo sviluppo della relazione tra mamma e bambino, supportando la neomamma in particolari situazioni derivanti da paure, stress, depressione post-parto, complicazioni patologiche, solitudine, appartenenza ad una comunità straniera. Il Dottor Sogni si inserisce in questo contesto e affianca il personale ospedaliero per colmare questo bisogno. Attraverso il proprio bagaglio artistico, umano e poetico, si prende cura della neomamma e del piccolo neonato e stimola la relazione affettiva tra loro.
 
 
Ne parliamo con il Dottor Pelosone reduce dal suo primo giorno di visita.
 
 
 
Come ci si approccia a questo tipo di esperienza? Come si può essere d’aiuto?
È importante entrare in punta di piedi. Si assiste, si conosce, si attraversa. Sono situazioni molto diverse tra loro, ma tutte esperienze uniche e speciali. Abbiamo attraversato tutti i reparti.
In patologia neonatale sono ricoverati i bambini nati prematuri o con problemi che li costringono a rimanere in ospedale, lontani dai genitori: Matilda, Emma, Albert. Li noi Dottor Sogni cerchiamo un contatto con i bimbi, che con molta forza fanno sentire che ti sentono e percepiscono. È un circolo forte di emozioni che include anche la mamma, amplificando tutto.
Al nido ci sono i bimbi nati da poco; generalmente stanno in camera con la mamma, ma vengono portati qui per esser pesati e cambiati. Grazie alle infermiere e al personale che ci accoglie comprendiamo meglio cosa significhi stare in un posto di nascite riuscite e di nascite mancate.
Nel reparto di ostetricia le mamme sono in stanza con i propri figli nati da poche ore, oppure sono in attesa del parto.
Nella stanza del tracciato le mamme a termine attendono il momento in cui si romperanno le acque. Si chiede di poter entrare ad accompagnare il papà che affiancherà la mamma. Lo prepariamo su ciò che lo attende e alla fine, uscendo, le mamme ringraziano per essere stati con loro.
Le infermiere e le ostetriche hanno perfettamente compreso il nostro ruolo con una grande e straordinaria collaborazione.
 
Ci racconti qualche momento particolare della sua prima visita. Qualche incontro.
All’improvviso una mamma corre: è iniziato il travaglio. In un momento tanto delicato ci si mette da parte, rispettando il tempo sacro dell’attesa. Dopo tre ore, stiamo per andare via, quando sentiamo un urlo: è nato Elia. Elia, che stamattina era ancora nella pancia della sua mamma, ora è venuto alla luce!
Margherita, invece, è nata da poco. È’ con la mamma e con la bisnonna calabrese. Carillon, coccole, nenie e poesie.
Alessio con mamma e papà e tanti piccoli gesti di cura e musiche soffuse per comunicare un benvenuto sussurrato. Tutti messaggi d’amore che da una stanza all’altra accomunano mamme che hanno condiviso questa straordinaria esperienza di notte durante il travaglio, e che ora, finalmente abbracciano il loro bambino.
Dopo una giornata come questa si torna a casa con tanto in più, ma un pezzetto di cuore e di te rimane ancora lì.

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