28 marzo 2017

"I Dottor Sogni sono un ponte tra noi e i pazienti", racconta Daniela Basso

Il seminario di formazione continua dedicato ai 30 Dottor Sogni di Fondazione Theodora Onlus si è concluso domenica 26 marzo con l’emozionante intervento dell’infermiera Daniela Basso che ha raccontato come sia prezioso l’aiuto dei Dottor Sogni nel reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto Gaslini di Genova in cui lavora da oltre vent’anni: 

Siete entrati per la prima volta nel nostro reparto nel 1998, lo avete fatto in punta di piedi, in silenzio… malgrado la vostra allegra rumorosità…
Non credo sia stato facile.
Il reparto di Oncologia accoglie i piccoli pazienti in stanze singole. Così simili nella struttura, così diverse per la loro atmosfera all’interno. Ci si possono respirare lo sconforto e la paura di chi è ricoverato all’esordio di malattia. L’accettazione della nuova routine di chi è ricoverato per un normale ciclo di terapia. La gioia di chi è all’ultimo ricovero, ultimo ciclo e poi tornerà a casa. Guarito. La disperazione di chi è all’ultimo ricovero, ma non tornerà a casa.
Ogni volta vi dovete ritarare, una trasformazione in pochi passi.
In punta di piedi.
Siete adorati dai pazienti ma anche dai loro genitori.
Ed anche da buona parte del personale.
Ogni mercoledì portate colore, suoni, fantasia, allegria e giochi.
Siete uno strumento unico per aiutare i nostri pazienti ad esorcizzare la paura, a metabolizzare la rabbia, a sorridere anche quando sembra impossibile.
Sapete trasformare un guanto in un pupazzo, una siringa in un microfono.
Siete spesso un ponte tra noi ed i pazienti, in pochi minuti conoscete alcuni loro aspetti che poi condividete regalandoci importanti nuove chiavi di lettura.
Riuscite ad alleggerire la tensione che talvolta trovate al vostro arrivo in sala infermieri..
Sarebbe bello vedervi più spesso…
Dovremmo lavorare di più sulla collaborazione e lo scambio tra personale medico ed infermieristico e dottor Sogni.
Abbiamo tutti tante cose da imparare.
Potremmo arricchirci reciprocamente.
Essere ancor di più gli uni per gli altri una grande opportunità.
Le mie grandi opportunità siete voi…
Dr Baciccia, D.ssa Blu Blu, Dr Boh?, D.ssa Irina Pirina, D.ssa Melodia,
Dr Nasello, D.ssa Piperita, Dr Pelosone, D.ssa Sofà, Dr Stropiccio.
 
Daniela ha proseguito il suo intervento raccontando un episiodio che le è rimasto particolarmente a cuore, la storia di Giulia:
 
Giulia ha 15 anni, non ha più armi per combattere…forse non le ha mai avute. Si è chiusa, barricata dietro ad un muro senza uno spiraglio, difficilissimo fare breccia al di là, poterla raggiungere.
É apatica, depressa, apparentemente disinteressata a questa vita che non le appartiene più.
Ho provato tante volte, Trovare un canale di comunicazione è pressoché impossibile, parla poco, la sua mamma quasi sempre risponde per lei.
Un giorno il Dr Pelosone mi da la chiave per aprire la porta.
Mi racconta della magia che si è creata durante la visita (con la dottoressa Melodia) la settimana prima, mi parla di una canzone più vecchia di Giulia, quasi più vecchia di me…l ‘hanno cantata per lei. L’hanno cantata con lei.
Mi chiede di fare da ambasciatrice per un suo messaggio di saluto, dato che quella settimana lui non verrà in reparto.
La sera stessa entro nella sua camera cantando la «loro» canzone…”Ti saluta tanto il dr Pelosone….»
Per la prima volta i muscoli del suo viso fanno un gran lavoro e mi regalano un sorriso che ancora non conoscevo.
É felice. Mi chiede quando tornerà il dr Pelosone. La rassicuro …mercoledì prossimo.
Approfitto di questa apertura, mi ci infilo a piè pari. Parliamo di canzoni…di musica…le piacciono i Modà, le consegno i moduli per chiedere all’ organizzazione Make a Wish di realizzare il suo desiderio: conoscere Checco, il cantante dei Modà.
Ci riuscirà. Prima di andare via.
Grazie dr Pelosone.
Una ricchezza.

In diretta dai reparti: il Dottor Apollo si racconta

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