31 marzo 2021

Intervista: Patrick Trancu racconta il suo gesto solidale per Theodora

patrick Patrick Trancu, CEO di TT&A Advisors, ci racconta come ha conosciuto Fondazione Theodora Onlus e perché ha scelto, insieme agli autori de “Lo Stato in Crisi”, di devolvere i proventi dei diritti di autore del libro alla Fondazione.

Per informazioni e Ordini: Lo Stato in Crisi

Come ha conosciuto Fondazione Theodora?

Ho conosciuto Fondazione Theodora nel febbraio 2020, per essere precisi il 16 febbraio in occasione di un TEDx Talk organizzato a Monza e al quale ho partecipato in qualità di speaker. Il tema dell’incontro era “Open to”. Io ho parlato di comunicazione in situazioni critiche inattese. Tra gli speaker vi era anche Momcilo Jankovic, un medico di una straordinaria umanità che si è sempre occupato dello studio della leucemia infantile. Il suo talk è stato “Open to care”. Durante la pausa di intermezzo della serata, e prima dei nostri interventi, abbiamo scambiato quattro chiacchere. E durante la nostra conversazione abbiamo parlato del suo lavoro con i bambini affetti da leucemia, un argomento a me particolarmente caro. Negli anni novanta, in qualità di allenatore di tuffi, mi era capitato di seguire molto da vicino e per tre anni un nostro giovane atleta affetto da leucemia. Parlando quindi di questi argomenti Momcilo ha accennato al lavoro di Fondazione Theodora a supporto dei bambini ospedalizzati. Tramite amici mia moglie Eva ha poi deciso di entrare a far parte del comitato di Fondazione Theodora di Lugano.

Come si concretizza il suo sostegno alla Fondazione?

Il Covid19 è stata e continua ad essere una sfida per tutti, in modo diversi. Le associazioni di volontariato e le Fondazioni si sono trovate in grande difficoltà. Da un lato molte non hanno potuto proseguire la propria missione, dall’altro si sono trovate nella condizione di non poter organizzare le loro attività di fundraising senza le quali per molte è impossibile operare. Il Covid inoltre ha creato grandissimo disagio per le persone ospedalizzate ed in particolare per i bambini che si sono visiti in parte “abbandonati” a causa delle severe norme di accesso agli ospedali da parte di famigliari ed amici. In questo contesto Fondazione Theodora ha proseguito nel proprio impegno trovando in maniera creativa modalità per restare vicini ai bambini anche durante questo difficile periodo. Per questo motivo abbiamo deciso di devolvere integralmente alla Fondazione i diritti d’autore derivanti dalle vendite de “Lo Stato in Crisi”.

Secondo Lei quanto sono importanti il sorriso e il gioco per i bambini in ospedale?

L’esperienza dell’ospedale è per i bambini spesso fonte di preoccupazione, paura e trauma. Ritengo quindi importantissimo che nei contesti ospedalieri i bambini abbiano la possibilità di socializzare tra di loro, divertirsi, ridere e sorridere. Si tratta di “terapie” dello spirito tanto importanti quanto quelle per il corpo. Per questo motivo il lavoro svolto dai Dottor Sogni è fondamentale per accrescere le possibilità di guarigione e per rendere più “leggera” la permanenza in ospedale.

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