01 giugno 2020

Progetto Dottor Sogni 2.0: testimonianze dei Dottor Sogni

In questo periodo di emergenza, la Fondazione, per non lasciare soli i bambini in ospedale, ha ideato il progetto Dottor Sogni 2.0: Theodora entra nella stanza, nonostante la distanza che prevede tre iniziative: video visite virtuali, favole della buona notte e video realizzati dai Dottor Sogni. I genitori dei bambini ricoverati negli ospedali in cui la Fondazione opera possono prenotare le video visite e le favole al telefono inviando una mail a dottorsogni@theodora.it Come sta andando il progetto? Ve lo raccontiamo attraverso le testimonianze dei Dottor Sogni! Dottor Pelosone Fondazione Theodora

Il Dottor Pelosone ci racconta la sua emozionante video visita con la dolcissima Angelica:

Non appena ho detto il mio nome ad Angelica, lei ha cominciato a ridere e in quel momento ho realizzato che davvero anche nel video era possibile ridere insieme. Così rido. Rido per Angelica. Per la sua mamma. E così per un tempo ci troviamo a ridere… a ridere insieme. Sono convinto che lo schermo limiti, ma nello stesso tempo avvicini. Crea intimità. Essere nello stesso tempo, ma non nello stesso spazio è un limite, ma può essere anche occasione di gioco. Negli anni abbiamo acquisito una competenza artistica e umana potente che ci permette di attraversare schermi, muri, fatiche e generare occasioni di uno sguardo altro sulla vita, sulle fragilità”, Dottor Pelosone Pupilla

La Dottoressa Pupilla ha incontrato virtualmente il piccolo Michele ed è nato subito un bellissimo gioco da fare insieme:

“Michele, a causa di una caduta, si trova al Pronto Soccorso di La Spezia con la sua mamma Sara. Michele, faccia tonda, occhi profondi, un cerottino colorato sulla fronte, cerotto che lui dice essere Capitan America! Michele sta giocando con Hulk e allora inizio una sfida con il supereroe trasformandomi nella donna più forzuta del mondo sollevando 4 cuscini impilati per poi esserne sepolta… Michele ride e la mamma pure. Poi è il turno di Valentina, la mia tartaruga di peluche, che si presenta anche lei come la più forzuta del mondo. Michele è molto interessato e ammira Valentina che esce dal guscio e si ribalta a pancia in su chiedendo i “grattini”. Il clima si calma. Propongo allora a Michele di sfogliare il libro della storia che gli avevo registrato e mandato precedentemente e la videochiamata termina con la lettura di Federico, il topo poeta. In ultimo, due chiacchere con la mamma a cui consiglio, essendo io una gran amante del pesce, la trattoria “Autedo” di Spezia luogo che mi è rimasto nel cuore e nelle papille gustative da anni! Sara stupita ride e ringrazia! Venti minuti volati tra risate, poesia e improvvisazione. Sono molto stupita di come, anche in questa situazione surreale, la nostra forza di giocare con quello che c’è, senza preparare nulla, ha creato uno “spazio-tempo” prezioso..nonostante la distanza“, Dottoressa Pupilla irina pirina

La Dottoressa Irina Pirina ha raccontato una favola al telefono a Deborah regalandole così morbidi sogni:

Ho sentito Deborah prima che andasse a dormire. Ha ascoltato la favola con la mamma e uno dei suoi tre fratelli. Avevano tutti voglia di parlare un po’. La mamma è Domenicana, così Deborah mi ha raccontato che è andata a trovare i suoi nonni, e che il nonno aveva le galline. Così la prima favola letta è stata ‘Il pulcino cosmico”, visto che a lei piacciono tanto gli animali. Abbiamo letto anche ‘il topo che mangiava i gatti’ per restare sempre in tema animali. Alla fine Deborah mi ha detto che mi avrebbe mandato il disegno del suo coniglietto e così ha fatto! Poi ci hanno tenuto a raccontarmi che a loro piace tanto saltare sul letto, ma la mamma si preoccupa, così ho trovato una semplice soluzione: quella sera prima di dormire avrebbero fatto tre salti tenendosi per mano con la mamma! Così è finita anche questa telefonata, un po’ volando per atterrare su morbidi sogni!“, Dottoressa Irina Pirina Dottoressa Melodia

La Dottoressa Melodia e il piccolo Matteo, un incontro emozionante:

Appena ci siamo visti, Matteo mi ha fatto un grande sorriso, il che ha reso subito la comunicazione molto fluida. Ho cominciato a cantare una canzone accompagnandomi con due ovetti sonori. Matteo è rimasto in ascolto e alla fine della canzone ha cominciato a ridere. Poi ho fatto apparire Emilio, il mio coniglio, l’ho fatto avvicinare alla telecamera così che Matteo avesse la sensazione di toccarlo e questo ha fatto nascere un altro gioco, per cui la mamma indicava una parte del corpo di Matteo e mentre la toccava con un dito io facevo suonare il mio squeaker, così sembrava che le parti del corpo di Matteo suonassero. Un altro suggerimento me lo ha dato Matteo, che ha cominciato a giocare con un filo, proprio come se volesse giocare con me, allora ho cominciato a far volare i miei foulard colorati e ho cantato un’altra canzone. Alla fine anche la mamma ha cantato una canzone, cosa che per me è sempre un gran successo! Ci siamo salutati con baci lanciati attraverso lo schermo. Questa video visita è stata come un tuffo: un po’ di paura, ma ho preso coraggio e mi sono buttata e non ho più pensato a niente, tutto è stato così naturale, ogni cosa ha chiamato la successiva e ci siamo ritrovati insieme, io Matteo e la sua mamma, proprio come accade in ospedale,” Dottoressa Melodia

La mamma del piccolo Matteo ha inviato alla Dottoressa Melodia questo emozionante messaggio:

Mi sono commossa perché ho sorriso per la prima volta dopo molti giorni e non solo per Matteo, ma come ti dicevo, per il mio papà. Ci hai messo subito a nostro agio e lo testimoniano sia i sorrisi di Matteo sua la mia percezione del tempo… mi sembravano passati pochi minuti e invece… La vita di tutti i giorni, la quotidianità, quella normale, mi allontana dal pensare che qualcuno in quel momento non sta bene e avrebbe bisogno di compagnia e di fare un sorriso. Non è da tutti essere altruisti nei fatti e voi lo siete. Quanti grazie avrete ricevuto… aggiungete anche il nostro che cercherò di far diventare un insegnamento per Matteo e uno sprono per me a fare qualcosa per gli altri. Perché mai come ora ho capito che abbiamo bisogno gli uni degli altri. Vi mandiamo un abbraccio“, Ilaria, mamma di Matteo. Dottoressa Lulu

La Dottoressa Lulù e la piccola Isotta: due divertenti video favole per sorridere e sognare insieme!

L’emozione di sentire la sua voce rispondermi è stata come un lampo, una stella cometa. Mi sono agganciata alla sua vocina. Le ho chiesto se voleva che le raccontassi una storia. Ha risposto ‘sì’. Le ho raccontato la mia versione di ‘Alice Cascherina’ e poi anche ‘Alice casca in mare’. Nel raccontare la storia a un certo punto le ho chiesto se le piacessero gli animali e lei mi ha risposto di sì e che i suoi animali preferiti sono il gatto e poi…il tacchino! A questo punto ho sentito che questa frase del tacchino valeva per me tutta la telefonata. Mi sono sentita ricca. Attraverso la sua vocina ho potuto immaginare le guance tonde di Isotta. Ho anche pensato che la voce di Isotta avesse il gusto di una ciliegia“, Dottoressa Lulù bonsai

La Dottoressa Bonsai racconta con emozione la sua prima video visita con la piccola Anna

Ho chiuso ora la mia prima videochiamata, ero pronta e agitata già dalle 16.30, è forte l’emozione che si prova, è sempre come una prima volta, come se non avessi mai fatto questo lavoro. La videochiamata è iniziata alle 18.00 in punto, Anna piccolissima, solo 2 anni, capelli rossi e ricci. Stava mangiando insieme alla mamma, giovane e carina. Erano a casa. Non lo sapevo, pensavo fossero in ospedale. La relazione è immediata, la distanza non c’era più, ho avuto paura i primi 3 minuti perché temevo che ci fossero troppe distrazioni: cibo, tv accesa…ho cercato di essere calma e di fare delle proposte semplici, di non strafare. Anna ha parlato, sorriso e giocato con Brandy e Dayse la paperella..io ho cantato e assecondato il suo interesse. Dopo cena Anna è andata sul divano ed è arrivato il momento di salutarci. Erano già le 18.30, pensavo che fossero passati solo 15 minuti! Pensavo che Anna fosse troppo piccola per una videochiamata, ma forse visto che stava guardando i cartoni, avrà pensato che la Dottoressa Bonsai arrivasse dalla TV! Sono contenta, non ho voglia di togliermi il camice, vorrei che ci fossero altri bambini adesso, alemeno ancora uno, provo una bella sensazione. Grazie!”, Dottoressa Bonsai garibaldi

Il Dottor Garibaldi e la ninna nanna cantata per la bambola della sorridente Jasmeri

Dopo la prima chiamata senza risposta mi ha richiamato Jasmeiri, 7 anni e mezzo, sorridente nei miei confronti. Ho cercato di entrare in comunicazione con lei. Sfortunatamente o forse fortunatamente la connessione video è saltata per ben tre volte, la terza volta proprio mentre Jasmeiri stava osservando con curiosità due delle mie lumache addomesticate che avevo prelevato dal balcone e messe sopra un piatto con mezza foglia di lattuga che stavano gustando con piacere. Dopo questi primi dieci minuti di connessione video a singhiozzo, ho proposto di continuare solo con l’audio. La comunicazione si è fatta più organica, abbiamo parlato della sua casa col giardino, del papà che ammazza i topi con la scopa, della sua bambola che sembra un neonato vero… Jasmeiri mi ha raccontato che non legge molto, preferisce il tablet o ascoltare la musica. Le ho proposto una ninna nanna per la sua bambola e le è piaciuta. Ci siamo salutati dopo quasi mezz’ora ringraziandoci vicendevolmente. Ho trovato utile stare in una situazione di incertezza, restando onestamente nella ricerca di una complicità di gioco che nel mio vissuto non è decollata, ma da parte di Jasmeiri chi lo sa… Come nelle visite in ospedale, a volte si ha l’impressione di decollare, a volte di restare a terra. L’importante è cercare di starci.“, Dottor Garibaldi.

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Theodora 25 anni di emozioni, sogni e sorrisi

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