11 aprile 2018

In diretta dai reparti: Roberta Dedato, Ospedale Buzzi

Roberta Dedato

Roberta Dedato, Coordinatore Infermieristico U.O. TERAPIA INTENSIVA PEDIATRICA

E CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE, insieme alla Dottoressa Balera e alla Dottoressa Lulù

 

 

Qual è il valore aggiunto che porta un Dottor Sogni in reparto?

Quando un Dottor Sogni entra in reparto porta con sé un sorriso. La Terapia Intensiva Pediatrica è un ambiente chiuso e circoscritto: i piccoli pazienti nei loro letti, con il visino corrucciato, i genitori accanto a loro con espressione preoccupata e gli operatori intorno indaffarati…quasi senza rivolgersi parola. Monitor che luccicano e scandiscono i ritmi, pompe infusionali che suonano.

In questo scenario entra un Dottor Sogni, tutti si fermano e tutti gli sguardi rivolti a lui ed ecco arrivare i sorrisi: un attimo di tregua per i pazienti, i loro genitori e gli operatori. Un attimo prezioso.

 

Quanto sono importanti il sorriso e l’ascolto per un bambino ricoverato?

La malattia, nel bambino, compromette l’equilibrio e la spensieratezza tipici dell’infanzia. Il ricovero porta il bambino in una dimensione completamente diversa da quella cui è abituato. É importante quindi che l’ambiente sia a “misura di bambino” per ridurre lo stress del ricovero.

La complicità tra operatori e genitori, la coerenza dei comportamenti e la sincerità di base consentono al bambino di fidarsi e affidarsi.

La dimensione di gioco con cui si approccia il bambino rende sicuramente meno traumatica l’ospedalizzazione. La presenza di un Dottor Sogni permette all’operatore di realizzare una dimensione di gioco che consente di instaurare il rapporto di fiducia con il piccolo paziente.

In reparto, come nel percorso di accompagnamento chirurgico, il bambino si sente meno solo con un Dottor Sogni al suo fianco e sicuramente è più facile non aver paura dell’infermiere o del medico quando non si è soli.

Per i genitori, vedere l’approccio al bambino in una dimensione di gioco e colore, aiuta a fidarsi e ad affidarsi e questo facilità il processo di cura.

A volte, sia per i bambini che per i genitori, è più semplice esprimere le proprie paure ad un Dottor Sogni che non ad un operatore. Ho notato ad esempio che nessuno da del “Lei” a un Dottor Sogni e questo è sicuramente indice di confidenza e della volontà di lasciarsi andare.

 

Ci racconta un episodio vissuto con un Dottor Sogni?

I Dottor Sogni sono importanti anche per gli operatori: quando ci incontriamo al mattino in spogliatoio si respira un’aria leggera. Ci cambiamo e scherziamo ed è un bel modo di iniziare la giornata.

Non saprei riferirvi un episodio in particolare, ma potrei raccontarvi di mille sorrisi, di atmosfere che ti fanno dimenticare di essere in un ospedale.

 

Ha un messaggio per i nostri Dottor Sogni?

Grazie. Siete importanti.

La Dottoressa Melodia si racconta

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